Senti che bel vento...... si cambia!

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13/04/17

ALLARME AMBIENTALE: versati idrocarburi nel canale

É arrabbiato e anche amareggiato l’assessore Massimiliano Paravano, con i suoi concittadini dopo il quarto allarme ambientale dovuto al versamento nel canale di via Levada di idrocarburi effettuato. Un atto che si ripete con una particolare sistemiticità negli ultimi tempi. Le indagini del Comando di Polizia locale, ad ora, non hanno portato all’individuazione dell’autore dell’inquinamento.

«Ora tolleranza zero per chi viene colto a versare idrocarburi nei canali di Muzzana. Per poco, questa volta, è stato scongiurato un inquinamento ben più importante e dalle gravi conseguenze se avesse raggiunto i corsi d’acqua all’interno del sito di interesse comunitario. Un gesto grave poiché configurato come reato ambientale perseguibile penalmente”».

Il Comune, dopo l’immediato intervento di accertamento e verifica da parte dei tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpa) con la collaborazione della squadra della Protezione civile e della Polizia Locale, ha dovuto dar seguito a un urgente intervento di posizionamento di materiali oleoassorbenti ed idrorepellenti per il contenimento degli idrocarburi.

A seguire si è poi dovuto procedere con la bonifica del tratto del corso d’acqua effettuato dalla Neda Ambiente srl di Palmanova che ha le attrezzature e le competenze per effettuare questo tipo di operazioni, i cui costi sono ricaduti su tutta la comunità. Solo l’intervento di questi giorni è costato ai cittadini 488 euro

«I cittadini di Muzzana del Turgnano devono recuperare il senso civico - afferma Paravano - e il rispetto dell’ambiente. Basta poco idrocarburo in acqua a provocare molti danni. Si tratta di un atto grave per Muzzana conterminata da un territorio con importanti zone naturalistiche e di pregio (boschi planiziali, area perilagunare, campagna , per citare
le più significative, ndr.)».
 
«Questo non solo è un danno all’ambiente ma anche all’immagine del nostro Comune. Un fenomeno da denunciare e contrastare, per questo i controlli da parte del Comune verranno intensificati. Ribadisco che chi verrà colto in flagrante avrà tolleranza zero». 

(Messaggero Veneto, 27/3/17
f.a.) 

12/04/17

Casa delle Associazioni: dai boschi l'energia

Hanno preso il via i lavori del nuovo impianto energetico a biomassa legnosa alla Casa delle associazioni il cui consumo energetico sarà ora completamente autonomo.

L’intervento è realizzato dalla ditta specializzata Galletto Impianti di Pertegada che ha dato inizio ai lavori di realizzazione del nuovo impianto energetico a biomassa legnosa (alimentato a cippato) nell’area delle ex scuole elementari a servizio dell’edificio.

L’impianto progettato da VB Studio Tecnico Associato di Latisana (avrà una potenza massima nominale di 50 kW e comporterà un costo complessivo di 99 mila euro finanziato per 64 mila euro da un contributo della Regione Fvg e per la rimanente parte con fondi comunali.

«Il nuovo impianto- spiega l’assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Paravano- comporterà la produzione di bassissime emissioni in atmosfera e sarà alimentato esclusivamente a biomassa legnosa sotto forma di cippato (massimo 300 quintali) proveniente dai vicini boschi planiziali dell’uso civico di Muzzana avvalendosi così della filiera corta per il reperimento del combustibile e unitamente ai bassi costi di esercizio garantirà un significativo risparmio in termini economici per il Comune. 

La produzione del calore sarà quindi ora garantita al 100% da fonti rinnovabili ed in sinergia con l’impianto fotovoltaico già installato sulla copertura delle ex scuole garantirà una notevole riduzione di anidride carbonica legata alla combustione di combustibili fossili rendendo di fatto energeticamente autonomo l’edificio ed innescando così un ciclo virtuoso».

«Con questo intervento- conclude- l’attuale amministrazione comunale conferma la propria sensibilità verso il miglioramento ed efficientamento energetico testimoniata dai cospicui investimenti atti ad attuare buone pratiche ambientalmente sostenibili».

La struttura sarà realizzata a ridosso della parete est dell'edificio poggiante su una platea delle dimensioni di 7 x 3 metri. I fumi di scarico della combustione verranno espulsi tramite una canna fumaria in acciaio del diametro di 18 cm. con altezza pari al colmo della copertura dell'edificio.

La caldaia sarà inoltre dotata di sonde di controllo della combustione per ottemperare ai limiti previsti dalla vigente normativa in materia di emissioni. 
(Messaggero Veneto, 24/3717
f.a.)