«L’unione dei servizi non dà risparmi»
MUZZANA Il gruppo di opposizione Laboratorio Muzzana prende le distanze dalla gestione unificata dei servizi con Palazzolo e Pocenia. Un’operazione che, come riferito dal consigliere Cristian Sedran, «si può condividere per l'indirizzo generale che porta a mettere insieme servizi, ma non per il metodo, e per la mancanza di un progetto politico del territorio». Maggior chiarezza si vorrebbe avere sulla questione risparmi. «Ci piacerebbe sapere in forma scritta, visto che nelle sedi istituzionali non si è visto nulla – ha continuato– quanti e quali sono i risparmi. A nostro avviso immediatamente non ce ne sono, ma potranno esserci in una gestione a lungo periodo». Scelte, queste, che devono essere fatte «avendo una visione politica concreta dello sviluppo di u n territorio attraverso un coinvolgimento della popolazione e delle minoranze. Non si possono fare scelte importanti solo per una quantità risicata di contributi». Un percorso in cui si sarebbero potute analizzare altre opportunità. Come una gestione associata dei servizi con Marano e Carlino. «Si poteva focalizzare l’attenzione sul nostro territorio a sud verso la laguna – conclude Sedran– dove condividiamo con i comuni limitrofi una possibilità di sviluppo turistico ambientale valorizzando le risorse presenti. Nessun problema comunque con Palazzolo e Pocenia, che vediamo insieme a Muzzana in una aggregazione che si sviluppa sullo Stella fino alla laguna». (v.z.)C'è un errore in quanto il gruppo è in maggioranza e non all'opposizione. Qui di seguito la versione completa inviata alla stampa:
Accorpamento dei
servizi gennaio 2013
Laboratorio Muzzana vuole
intervenire pubblicamente su quanto accaduto negli ultimi giorni del
2012 e che ha visto presentare l'accorpamento dei servizi tra i
comuni di Muzzana, Pocenia, Palazzolo. L'intervento delle prossime
righe serve per prendere le distanze da quanto portato avanti con
questa operazione che, se si può anche condividere per quanto
riguarda l'indirizzo generale che porta correttamente a metterte
insieme servizi, non si può condividere per il metodo, per le
dichiarazioni di risparmio annunciate e per la mancanza di un
progetto politico del territorio.
Inoltre la sede non
istituzionale e la presenza al tavolo dei Sindaci di un
rappresentante regionale di una sola parte politica non crediamo
siano scelte facilmente condivisibili, la riorganizzazione del
territorio è scelta importante, vanno coinvolti tutti e tutti hanno
un contributo da portare.
-Valutando l'accaduto con
una visione extracomunale ci piacerebbe sapere in forma scritta,
visto che fino ad ora nelle sedi istituzionali non si è visto nulla,
quanti e quali sono i risparmi che l'accorpamento porterà. A nostro
avviso per dare una corretta informazione ai cittadini e come
annunciato anche da vari esperti in alcuni convegni sul tema,
risparmi immediati non ci sono, ma potranno esserci in una gestione a
lungo periodo che vede la riorganizzazione dei servizi, degli uffici
e del personale. L'aggregazione in Aster, prorogata dai comuni
facenti parte per un anno ancora, porta a qualcosa come dei piccoli
contributi già previsti, che non arrivano certo grazie
all'operazione di accorpamento presentata.
-Nella visione
strettamente comunale per l'ennesima volta evidenziamo il metodo
poco consono a scelte importanti per il futuro della comunità.
Ricordando correttamente la facoltà della giunta di poter prendere
certe decisioni, continuiamo a proporre un percorso di ascolto e di
dibattito graduale che veda coinvolta prima la popolazione, in
seguito anche le minoranze ed i capigruppo per arrivare poi a scelte
condivise nel più ampio consenso possibile. Queste scelte devono
essere fatte avendo anche un' idea di sviluppo futuro del nostro
comune ovvero una visione politica concreta. Non si possono fare
scelte importanti solo per una quantità risicata di contributi, sono
tempi nei quali siamo chiamati a portare l'asticella più in alto
altrimenti a breve ci diranno dall'alto cosa e come dobbiamo fare.
-Lo sviluppo economico
e di conseguenza culturale e sociale di Muzzana è, a nostro
avviso, molto chiaro. Visto anche che, è risaputo che Carlino e
Marano avrebbero condiviso volentieri con noi il percorso intrapreso
con altri comuni, sarebbe stato il momento per focalizzare
lìattenzione sul nostro territorio a sud verso la laguna, la dove
abbiamo da condividere con i comuni limitrofi una possibilità di
sviluppo turistico ambientale con una valorizzazione delle risorse
naturali di pregio presenti. Insomma, anche accorpando gli uffici si
possono fare scelte politiche, ad esempio i tre comuni avrebbero
potuto formare una figura per ottenere competenza sul turismo
eco-sostenibile e sul reperimento dei contributi europei e non, che
ricordiamo in FVG vengono utilizzati in minima parte su quelli
disponibili.
-Nessun problema con
Palazzolo e Pocenia, che noi vediamo insieme a Muzzana nel breve
futuro in una aggregazione di comuni che superi le 20.000 persone e
che si sviluppa sul fiume Stella e va fino alla laguna. Quidi non
solo obiettivi di risparmi, peraltro tutti da verificare, ma visione
concreta dello sviluppo di un territorio con obbiettivi di crescita e
di sostenibilità per le nuove generazioni.
Laboratorio Muzzana
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