MUZZANA. Il Pd, a sorpresa, con Maurizio Ionico, dichiara che «quello
della Tav è un progetto sgangherato, che sarebbe giusto bloccare al
ministero». Sala piena a Muzzana, l’altra sera, per la conferenza contro
la Tav. Un centinaio di persone ha seguito con interesse l'intervento
dell'ingegner Claudio Cancelli che ha demistificato, punto per punto, il
rapporto del Commissario straordinario Mario Virano per la
realizzazione della Torino-Lione e quello dell'ingegner Ivan Cicconi,
incentrato in particolare sulla strategia del "project financing" «che
crea debito pubblico nascosto, non contabilizzato e proiettato nel
futuro».
Cicconi ha paragonato l'attuale sistema
economico, «che genera grandi opere inutili per autoalimentarsi», ad
una «nave dei folli destinata alla catastrofe, verso la quale
effettivamente ci si sta indirizzando se non si ferma questo tipo di
economia basata essenzialmente sulla speculazione finanziaria e sugli
interessi delle banche». Il dibattito si è poi sviluppato sui possibili
risultati elettorali delle elezioni in Friuli Vg e sulle strategie da
adottare per bloccare il progetto Tav del 2010, in attesa del parere di
Via ministeriale. Sono intervenuti Cristian Sergo per il M5S, per il
quale è intenzione del movimento fermare la Tav.
Da rilevare un diverbio fra il vicesindaco di Torviscosa,
Mareno Settimo e il sindaco di Carlino, Diego Navarria, sugli esiti
della riunione dei sindaci della Bassa friulana e sulla posizione da
assumere dopo lo studio recentemente presentato da Debernardi. Navarria
si è dichiarato contrario all'opera, ma soddisfatto del lavoro svolto
dai sindaci con Debernardi. Settimo ha affermato che il Comune di
Torviscosa darà invece parere nettamente negativo all'opera. Presente in
sala anche il sindaco di Muzzana, Vittorino Gallo. Laboratorio Muzzana,
con Cristian Sedran, conferma, «dopo aver ascoltato Cancelli e Cicconi,
che non ha senso realizzare una linea di Alta velocità sulla tratta
Venezia-Trieste. Serve invece un investimento importante sulle due linee
principali già esistenti: il Corridoio Adriatico-Baltico e il Corridoio
Mediterraneo sulla Ve-Ts, per puntare a trasferire il trasporto
delle merci dalla strada alla ferrovia. Questo può essere fatto dalla
Regione con una gestione pianificata e una visione unitaria delle
politiche riguardanti i trasporti, la portualità e le infrastrutture
ferroviarie».
E' stata inoltre stigmatizzata dagli organizzatori la posizione
del sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, che alla riunione dei
sindaci avrebbe dichiarato di non avere «alcuna intenzione di intraprendere
iniziative pubbliche per presentare lo studio di Debernardi». La serata
è stata condotta da Giorgio Guzzon e Paolo De Toni dei No Tav della
Bassa friulana. (f.a.)
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