É arrabbiato e anche amareggiato
l’assessore Massimiliano Paravano, con i suoi concittadini dopo il
quarto allarme ambientale dovuto al versamento nel canale di via Levada
di idrocarburi effettuato. Un atto che si ripete con una particolare
sistemiticità negli ultimi tempi. Le indagini del Comando di Polizia
locale, ad ora, non hanno portato all’individuazione dell’autore
dell’inquinamento.
«Ora tolleranza zero per chi viene colto a
versare idrocarburi nei canali di Muzzana. Per poco, questa volta, è
stato scongiurato un inquinamento ben più importante e dalle gravi
conseguenze se avesse raggiunto i corsi d’acqua all’interno del sito di
interesse comunitario. Un gesto grave poiché configurato come reato
ambientale perseguibile penalmente”».
Il Comune, dopo l’immediato
intervento di accertamento e verifica da parte dei tecnici dell’Agenzia
regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpa) con la collaborazione
della squadra della Protezione civile e della Polizia Locale, ha dovuto
dar seguito a un urgente intervento di posizionamento di materiali
oleoassorbenti ed idrorepellenti per il contenimento degli idrocarburi.
A
seguire si è poi dovuto procedere con la bonifica del tratto del corso
d’acqua effettuato dalla Neda Ambiente srl di Palmanova che ha le
attrezzature e le competenze per effettuare questo tipo di operazioni, i
cui costi sono ricaduti su tutta la comunità. Solo l’intervento di
questi giorni è costato ai cittadini 488 euro.
«I cittadini di
Muzzana del Turgnano devono recuperare il senso civico - afferma
Paravano - e il rispetto dell’ambiente. Basta poco idrocarburo in acqua a
provocare molti danni. Si tratta di un atto grave per Muzzana
conterminata da un territorio con importanti zone naturalistiche e di
pregio (boschi planiziali, area perilagunare, campagna , per citare
le più significative, ndr.)».
«Questo
non solo è un danno all’ambiente ma anche all’immagine del nostro
Comune. Un fenomeno da denunciare e contrastare, per questo i controlli
da parte del Comune verranno intensificati. Ribadisco che chi verrà
colto in flagrante avrà tolleranza zero».
(Messaggero Veneto, 27/3/17
f.a.)
Nessun commento:
Posta un commento